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Il potere delle submodalità


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Il potere delle submodalità

"Nulla è buono o cattivo: a renderlo tale è il pensiero." (William Shakespeare)


Innanzi tutto cosa sono, cosa le rende importanti, in che modo influiscono su di noi? Andiamo per gradi. Proviamo a pensare ad una scena di un film del genere horror. Che cosa ci impressiona e ci mette in ansia mentre stiamo assistendo a quelle determinate sequenze? Principalmente le immagini, la loro luminosità, solitamente cupe, scure; la musica, con melodie tetre, con volumi e toni che si alzano e si abbassano, primi piani etc.. Questi elementi, che incidono in gran parte sul nostro sistema di rappresentazioni interne, creano in chi assiste uno stato d'animo di tensione, quello che il regista vuole trasmettere: paura. Proviamo ora a modificare, nella stessa scena, gli elementi sopraccitati. Se dovessimo dare più velocità alle sequenze, più luminosità alle immagini, un effetto sonoro più consono ad un film comico piuttosto che ad una pellicola di genere horror, il nostro stato d'animo sarebbe di altra natura, ovvero ci sentiremmo non più sotto stress ma in uno stato di gioia, d'ilarità, ossia di divertimento. Tutti gli elementi sopraccitati fanno parte delle cosiddette submodalità. Quando pensiamo ad una vecchia esperienza tutte le immagini che passano attraverso la nostra mente fanno parte delle submodalità visive; tutto ciò che percepiamo attraverso l'udito, invece, appartiene alle submodalità uditive; quanto percepito attraverso i sensi, ovvero attraverso il tatto, gli odori, le temperature, le sensazioni, rientra, invece, nelle submodalità cinestesiche.

Inoltre, le esperienze possono essere rivissute in modo associato oppure dissociato. In modo associato significa riviverle in prima persona, percependo tutte le sensazioni; vediamo attraverso i nostri occhi, sentiamo attraverso le nostre orecchie, percepiamo le emozioni che i nostri sensi percepiscono. In modo dissociato significa, invece, assistere da spettatori, quindi da esterni, ad un film in cui l'attore principale siamo noi. Ricordare l'esperienza in modo associato oppure dissociato genera un cambiamento notevole sullo stato d'animo generato, e se ne modificassimo le submodalità potremmo addirittura renderla tale da amplificarne gli effetti o generarne dei nuovi. In questo modo potremmo rafforzare le esperienze positive oppure, modificando le submodalità, eliminare quelle negative. Riuscire a modificare queste caratteristiche all'interno di ogni nostra esperienza vorrebbe dire riuscire a governare il proprio cervello in maniera conscia, dandogli gli stimoli che ciascuno di noi desidera.
(Spunti tratti dai libri di Anthony Robbins)

Ulteriori informazioni sull'uso delle sottomodalità nel libro di Richard Bandler


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pubblicato il: 27/11/2014

Rappresentazioni interne, submodalità PNL, sottomodalità

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