Allenamento mentale e visione strategica
Per superare limiti apparentemente invalicabili
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Quando con l’allenamento mentale e la visione strategica si superano limiti apparentemente invalicabili. Lo stesso può capitale nel mondo imprenditoriale.
Forse non tutti conoscono il “modello calcistico dell’Islanda” ne tantomeno quello che è stato fatto dietro le quinte.
Una nazione di 334.000 abitanti, dove fino a 10 anni fa si giocava 5 mesi l’anno e 20 anni prima il livello non era neanche di serie C.
Nel 2012 erano 131 esimi nella classifica FIFA e nel 2015 si classificano per la prima volta agli Europei e nel loro girone “asfaltano” ed eliminano l’Olanda che l’anno prima, ai mondiali, era arrivata terza battendo il Brasile e nel 2010 era stata finalista.
Agli Europei 2016 arrivano ai quarti dopo aver eliminato l’Inghilterra (patria del calcio) e perdono con la Francia, organizzatrice e poi finalista.
E quest’anno, vincono il loro girone di qualificazione ai mondiali precedendo Croazia, Ucraina e Turchia.
Il loro allenatore in seconda era un dentista e continua a svolgere regolarmente la professione.
Nessun miracolo. Soltanto un programma di “testa” e “gambe” iniziato con 23 giocatori, dove tutti giocano in squadre diverse in giro per l’Europa e si incontrano soltanto per i pochi giorni dei raduni. Solo pochi schemi offensivi automatizzati inconsciamente in pochi anni con ripetizioni sia pratiche ma, soprattutto, mentali.
Semplicemente seguendo quanto Arrigo Sacchi aveva professato anni prima e che aveva sintetizzato con un concetto: “E io penso che il calcio nasca dal cervello prima che dai piedi”.
a cura di: Giorgio Pisano
pubblicato il: 19/11/2017
Allenamento mentale, Mental Coaching, visione strategica