Il lavoro subordinato tende a premiare i mediocri oppure ridimensiona i talentuosi?
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Se analizzassimo le dichiarazioni dei redditi di 10/100/1000 professionisti che operano a titolo individuale (esempio Ingegneri, Formatori, Consulenti del Lavoro, Commercialisti, ecc) scopriremo che, anche a parità di ore lavorate su base annua, il loro reddito differisce, anche notevolmente, per motivazioni che sono facilmente comprensibili.
Gli stessi identici professionisti se venissero assunti in una grande azienda per svolgere le stesse funzioni con un contratto di tipo subordinato, ma comunque con una fortissima autonomia operativa, si ritroverebbero a percepire più o meno lo stesso stipendio. A questo punto ho un dubbio: il lavoro subordinato tende a premiare i mediocri oppure ridimensiona i talentuosi? Ma soprattutto, l'appiattimento giova al dipendente o all'imprenditore?
a cura di: Giorgio Pisano
pubblicato il: 24/11/2017
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