Il paradosso del controllo.
Eccesso equivale ad assenza
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L’ossessione del controllo è sempre stata una caratteristica di molti manager. Non vi è dubbio che il controllo è comunque una funzione essenziale della buona gestione aziendale. Ma fino a che punto il controllo è un buon meccanismo di leadership aziendale? Quando diventa, invece, eccessivo?
Per capire al meglio queste variabili, Angelo Pasquarella, in un articolo di maggio 2014 della rivista L’Impresa, ci spiega alcuni esempi, nei quali risalta il fatto che un eccesso di controllo non sia una buona pratica aziendale.
Spesso, un eccesso di controllo equivale ad un’assenza di controllo.
Nel settore assicurativo, ad esempio, vi sono diverse procedure da seguire quando si vuole inviare una comunicazione all’esterno. Il Dott. Pasquarella ci spiega che “ai suoi tempi” queste comunicazioni andavano siglate con la compilazione di una lettera. Per procedere ad una corretta comunicazione, la lettera doveva superare diverse verifiche, tra funzionari, dirigenti, amministratori d’ufficio, ecc. Questo presupponeva, quindi, un grande controllo da parte di tutti: la lettera non poteva “uscire” se non controllata da tante persone. Nel caso illustrato da Pasquarella, però, si evidenzia come la lettera in questione si chiudesse con degli epiteti, scritti da un corrispondente non in grandi rapporti con il destinatario della lettera. Tuttavia, seppur lo scandalo fu grande, l’eccessivo sistema di controllo rendeva impossibile attribuire delle responsabilità. Il corrispondente si giustificò dicendo che fosse uno scherzo per il capoufficio.
La realtà è che, spesso, eccedendo con i controlli, si deresponsabilizza. Più controlli inseriamo, più cala il livello di attenzione di ogni operatore.
a cura di: Fabio Usai
pubblicato il: 01/02/2015
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